martedì 28 luglio 2009

Il Santuario

Naro costituisce uno dei centri dove il culto di San Calogero è maggiormente sentito e il suo Santuario costituisce uno dei maggiori centri d'attrazione per i fedeli del Santo Nero.
La fondazione del Santuario narese, nella cui cripta si trova una delle grotte che fu dimora del Santo durante la Sua vita, è anteriore al 1542, anno in cui si parla di una chiesa di San Calogero già esistente, concessa ai canonici di San Giorgio in Alga da parte del Vescovo di Girgenti. Detti canonici furono aboliti nel 1672 e la chiesa con l'annesso edificio nel 1677, dopo essere stata affidata per alcuni anni ad un vicario foraneo, fu concessa ai Padri Minori Conventuali di San Francesco. L'antico collegio dei canonici di San Giorgio e la chiesa annessa furono ampliati e modificati del 1819 e nel 1957 ed ospitano oggi i padri Guanelliani che hanno diretto prima un istituto per ragazzi e dal 2003 una casa per anziani, mantenedo aperto al culto l'annesso Santuario.
Il santuario presenta due artistiche facciate, una principale in pietra tufacea intagliata che fa da cornice all'antistante piazza Roma e l'altra con un portale in pietra bianca assai pregevole, qui trasportato dalla dismessa e ormai semi-diruta chiesa di Sant'Antonio Abate, limitrofa al Duomo Normanno. All'interno la chiesa si presenta ad unica navata, dipinta da Bernardino Bongiovanni, conserva numerose tele d'epoca passata e recente.
Prima del coro a destra, si apre un'ampia scala che porta alla cripta del Santo. All'inizio, a sinistra, vi è la cappella di Santa Lucia, risalente al '700. La volta è affrescata con scene della vita della Santa. Molto più interessante sono gli affreschi delle pareti, dai disegni assai leggeri e di grande effetto. Recentemente è stata restaurata da Umberto Colonna. Scendendo si arriva nell'ampia cappella di San Calogero, sull'altare troneggia la statua del Santo che risale al 1566, realizzata dallo scultore Francesco Frazzetta, non avendo questi potuto completare l'opera, colto da immatura morte, il capo di essa fu scolpito dal figlio. Il Santo tutto nero è coperto di una veste e di un manto finemente arabescato. Maestoso nel suo portamento, sorregge la cassetta delle medicine a destra ed il bastone a sinistra. Nel petto sotto la raggiera vi è scolpita la scritta "In Nomine Jesu". Sul capo è posta una ricca aureola. L'altare dove è situata la statua è in legno e si eleva sino al tetto. Nella parete sinistra, chiusa da un cancelletto, si trova la grotta dove dimorò il Santo eremita. Nella parete e destra vi è una scultura in marmo del 1444 rappresentante l'adorazione degli angeli al Sacramento, con frontone circolare, dov'è scolpita la figura dello Spirito Santo. Di fronte, sopra l'entrata, vi è una lapide fatta collocare nel 1819 dai padri Francescani per ricordare il rifacimento della cappella e di ringraziamento a San Calogero per i vari miracoli accordati al popolo.

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