giovedì 30 luglio 2009

Festa San Calò per gli emigrati

CITTA’ DI NARO

2 AGOSTO 2009

FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI
SAN CALOGERO
“per gli emigrati”



Programma

Ore 19,00 - Santuario- apertura dell’Arca di San Calogero - suono delle campane del santuario - sparo di mortaretti e trasferimento della statua nella piazza Roma.

Ore 20,00 - Piazza Roma – Santa Messa all’aperto celebrata dai padri Guanelliani.

Ore 21,00 - Piazza Roma – Spettacolo di fuochi d’artificio eseguiti dalla ditta “Calamita” seguirà il rientro del Simulacro di San Calogero nella Cripta.

Ore 21,30 - Piazza Roma – “I maccarruna di San Calò” distribuiti a cura del Comitato “Amici di San Calò”.

Ore 22,30 Piazza Roma – Serata di ballo liscio e latino-americano in compagnia dei “Tequila Show”. Tutta la cittadinanza è invitata a ballare.




Organizzazione: Opera Don Guanella - Amici di San Calò – Amministrazione comunale.
AVVISO SACRO

Risultati lotteria San Calogero 2009

Come molti di voi sapranno, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Calogero del 18 giugno 2009, è stata organizzata una lotteria locale, secondo le norme del Ministero dell'Economia e delle Finanze e del regolamento dallo stesso approvato, per far fronte alle spese per i festeggiamenti in onore di San Calogero.
L'estrazione dei biglietti è avvenuta il 25 giugno 2009 in piazza Roma, alle ore 22.30, durante una manifestazione pubblica alla presenza di un notaio appositamente nominato (funzionario del comune dott. Lillo Novella), che ha redatto, alla fine dell'estrazione, un apposito verbale, poi trasmesso alla Prefettura di Agrigento, al Comue di Naro ed al comitato dei festeggiamenti. Suddetto notaio ha provveduto prima dell'estrazione a ritirare tutti i 612 (dei 3000 totali) biglietti rimasti invenduti, dichiarandoli nulli agli effetti dell'estrazione, di tale circostanza è stata data notizia al pubblico presente. Sei bambini bendati hanno estratto, tra i 2388 biglietti venduti i cui tagliandi sono stati inseriti in un'apposita urna, i relativi biglietti vincenti, a cui sono stati abbinati i premi in palio.

Il risultato dell'estrazione risulta essere:

1° premio: automobile FIAT 600 abbinato al biglietto serie S numero 15

2° premio: notebook Asus eeePC 900-WF007 abbinato al biglietto serie O numero 23

3° premio: divano tre posti in similpelle abbinato al biglietto serie F numero 14

4° premio: telefonino motorola U9 abbinato al biglietto serie O numero 16

5° premio: piccola cassaforte da incasso abbinato al biglietto serie CU numero 6

6° premio: soggiorno per 2 persone abbinato al biglietto serie CQ numero 5

A norma di regolamento è stato dato avviso dei risultati dell'estrazione, subito ai presenti e con appositi manifesti a quanti non fossero venuti immediatamente a conoscenza dei risultati dell'estrazione stessa, avvisandoli del tempo (10 giorni a partire dal giorno dell'estrazione) e luogo per il ritiro dei premi.
Due dei premi messi in palio, nella fattispecie il 1° ed il 5°, non sono stati ritirati e poichè a norma di regolamento, scaduto il termine posto per il ritiro dei premi, gli stessi rimangono in proprietà del comitato, questo con apposito verbale ha deciso di trattenerli per metterli in palio in una prossima manifestazione.

martedì 28 luglio 2009

Il Santuario

Naro costituisce uno dei centri dove il culto di San Calogero è maggiormente sentito e il suo Santuario costituisce uno dei maggiori centri d'attrazione per i fedeli del Santo Nero.
La fondazione del Santuario narese, nella cui cripta si trova una delle grotte che fu dimora del Santo durante la Sua vita, è anteriore al 1542, anno in cui si parla di una chiesa di San Calogero già esistente, concessa ai canonici di San Giorgio in Alga da parte del Vescovo di Girgenti. Detti canonici furono aboliti nel 1672 e la chiesa con l'annesso edificio nel 1677, dopo essere stata affidata per alcuni anni ad un vicario foraneo, fu concessa ai Padri Minori Conventuali di San Francesco. L'antico collegio dei canonici di San Giorgio e la chiesa annessa furono ampliati e modificati del 1819 e nel 1957 ed ospitano oggi i padri Guanelliani che hanno diretto prima un istituto per ragazzi e dal 2003 una casa per anziani, mantenedo aperto al culto l'annesso Santuario.
Il santuario presenta due artistiche facciate, una principale in pietra tufacea intagliata che fa da cornice all'antistante piazza Roma e l'altra con un portale in pietra bianca assai pregevole, qui trasportato dalla dismessa e ormai semi-diruta chiesa di Sant'Antonio Abate, limitrofa al Duomo Normanno. All'interno la chiesa si presenta ad unica navata, dipinta da Bernardino Bongiovanni, conserva numerose tele d'epoca passata e recente.
Prima del coro a destra, si apre un'ampia scala che porta alla cripta del Santo. All'inizio, a sinistra, vi è la cappella di Santa Lucia, risalente al '700. La volta è affrescata con scene della vita della Santa. Molto più interessante sono gli affreschi delle pareti, dai disegni assai leggeri e di grande effetto. Recentemente è stata restaurata da Umberto Colonna. Scendendo si arriva nell'ampia cappella di San Calogero, sull'altare troneggia la statua del Santo che risale al 1566, realizzata dallo scultore Francesco Frazzetta, non avendo questi potuto completare l'opera, colto da immatura morte, il capo di essa fu scolpito dal figlio. Il Santo tutto nero è coperto di una veste e di un manto finemente arabescato. Maestoso nel suo portamento, sorregge la cassetta delle medicine a destra ed il bastone a sinistra. Nel petto sotto la raggiera vi è scolpita la scritta "In Nomine Jesu". Sul capo è posta una ricca aureola. L'altare dove è situata la statua è in legno e si eleva sino al tetto. Nella parete sinistra, chiusa da un cancelletto, si trova la grotta dove dimorò il Santo eremita. Nella parete e destra vi è una scultura in marmo del 1444 rappresentante l'adorazione degli angeli al Sacramento, con frontone circolare, dov'è scolpita la figura dello Spirito Santo. Di fronte, sopra l'entrata, vi è una lapide fatta collocare nel 1819 dai padri Francescani per ricordare il rifacimento della cappella e di ringraziamento a San Calogero per i vari miracoli accordati al popolo.

Notizie sulla vita di San Calogero

Molti storici hanno cercato di raccogliere le poche notizie tramandateci riguardo la vita di San Calogero.
Calogero significa bel vecchio, buon vecchio. Questo è il nome dato in genere dai Greci ai monaci e ai solitari quale fu appunto il nostro Santo.
San Calogero è nato molto probabilmente a Calcedonia, l'antica città sul Bosforo nota come sede del concilio del 451. La guida dei genitori e di un dotto sacerdote lo condusse nello studio assiduo delle Sante Scritture. Amò la solitudine, immergendosi nella amorosa meditazione della passione di Gesù.
Appena ventenne abbandonò tutto e si ritirò nel deserto. Favorito dal silenzio solenne della natura, gli era facile immergersi nell'infinito. Dio lo formava alla santità e all'apostolato, fino a che lo richiamò in mezzo agli uomini. Lo troviamo dopo un po' di anni, in viaggio verso l'Italia coi due suoi compagni Gregorio e Demetrio. Roma, centro e capitale del cristianesimo, fu la sua meta. Al Papa espose il tenore della Sua vita da Lui ebbe l'abito monacale e la missione di evangelizzare la Sicilia.
S'imbarco verso la Sicilia senza potervi giungere. La prima tappa fu Lipari, una delle isole Eolie, dove fu costretto a fermarsi per difficoltà di viaggio. Lì iniziò il lavoro con la fede ed il fervore dell'apostolo, la Sua parola fu bene accoltà, formò una fervorosa comunità cristiana con chiese e sacerdoti.
Dopo alcuni anni affidò la cura del nuovo gregge ai suoi discepoli e con i due compagni, Gregorio e Demetrio, riprese il viaggio verso la Sicilia. Approdò nel porto di Lilibeo (l'odierna Marsala), allora profondamente pagana nelle idee e nei costumi, dove fu perseguitato insieme ai suoi compagni che incontrarono un crudelissimo martirio mentre Calogero si salvò miracolosamente dirigendosi ad oriente lungo il litorale. Giunse a Sciacca che fu il centro d'irradiazione, da qui partiva il Santo per portare ovunque la Sua opera di evangelizzatore e qui tornava in cerca di riposo e di quiete.
Non è facile seguirlo nei suoi viaggi per l'isola ma moltissime città e paesi conservano con amore i segni del suo passaggio, basta ricordare Agrigento, Palermo, Catania, Siracusa e Naro, la Fulgentissima città, antica e ricca di storia che ebbe un posto di privilegio fra le città visitate dal Santo, qui infatti si stabilì in una grotta fuori dell'abitato, quella che ancora oggi è oggetto di venerazione e dove sorge il Santuario a Lui dedicato. Fu quella la grotta testimone delle sue preghiere, veglie e austerità. Dormiva sulla nuda terra, si dissetava in una fonte vicina e si nutriva del poco pane che la carità gli concedeva.
San Calogero fu apostolo e taumaturgo, autore di numerosi prodigi: risanava gli infermi, dava la vista ai ciechi, l'udito ai sordi e, soprattutto, aveva il potere di scacciare dalle anime gli spiriti infernali. Di Lui il monaco Sergio scrisse "lo splendore dei Suoi miracoli è fulgido come il sole; la Sua fama è sparsa in tutto il mondo e contina a splendere perchè nel Suo tempio si perpetua la fonte delle guarigioni".
Ormai vecchio Calogero si ritirò sul monte Kronio per prepararsi all'incontro con Dio e non potendosi recare nell'abitato per ottenere l'elemosina del pane Dio, buono e paterno, provvide miracolosamente, gl'inviò una cerva che lo nutriva con il suo latte. Fu per Lui un'amica e uno svago innocente, la chiamava per nome ed ella si accovacciava ai Suoi piedi, si allontanava solo per procurarsi il necessario pascolo. Un giorno però, un cacciatore armato di arco e frecce, di nome Sierio, istintivamente scoccò una freccia e colpì la cerva che ferita gravemente corse a rifugiarsi verso il vecchio Santo. Il cacciatore che inseguiva la cerva la raggiunse ai piedi del Santo di cui conosceva la fama. Lo vide afflitto mentre accarezzava la povera cerva e gli si gettò dinanzi piangendo e chiedendo perdono per il grave dispiacere involontariamente arrecatogli. San Calogero lo rassicurò amorevolmente lo perdonò e lo esortò ad una vita migliore. Il cacciatore divenne il compagno fedele dei Suoi ultimi giorni, provvedendo al necessario. Un mattino, il pio Sierio, lo trovò morto ai piedi dell'altare che si era costruito nella caverna. La morte lo aveva sorpreso, mentre pregava in ginocchio.
La tradizione ha tramandato come data della Sua morte il 18 giugno del 561, all'età presunta di 95 anni. Fu seppellito nella grotta del Kronio assieme ai suoi due compagni martiri Gregorio e Demetrio là portati dallo stesso Calogero.
Il sepolcro fu custodito fino al IX secolo, cioè fino a quando per impedire la profanazione dei Saraceni che dall'anno 827 avevano invaso la Sicilia, le spoglie furono trasferite nel monastero di Frazzanò in provincia di Messina per nasconderle in un luogo sicuro.

Chi siamo

Il Comitato Amici di San Calogero nasce il 20 ottobre 1996, con la costituzione di una consulta le cui norme di gestione sono legate agli indirizzi della Curia Arcivescovile di Agrigento e sono regolate da precisi articoli presenti nello statuto della consulta stessa, i cui principali sono:

1. La consulta è composta da giovani e sposati di buona volontà, animati da spirito di sacrificio e di integra moralità.

2. Il fine primario dei componenti la consulta è: dar gloria a Dio e promuovere la devozione a San Calogero.

3. Le norme di gestione sono legate agli indirizzi dell'Arcivescovo al quale è affidato il Santo.

4. Compito della consulta è di aiutare la comunità Guanelliana al buon esito della festa in onore del Santo e a gloria di Dio.

5. La consulta è retta da due presidenti, il rettore del Santuario e da un laico scelto dai componenti della consulta con voto di maggioranza. Ai due presidenti sono affiancate cinque persone elette che formano il consiglio, fra i consiglieri vengono scelti il segretario ed il cassiere.

La consulta fu costituita da 36 fondatori e il primo consiglio direttivo vide come membri:

1. Don Ruggero Baldan, direttore del Santuario e della Casa San Calogero;
2. Carmelo Sorce, presidente laico;
3. Gaetano Mirabile;
4. Melchiorre Dalacchi, segretario;
5. Salvatore Morello;
6. Calogero Lombardo;
7. Giovanni Sillitti, cassiere.

Il comitato si è sempre rinnovato e ampliato fino a contare ad oggi 47 membri, il consiglio viene eletto ogni due anni, l'ultima elezione è avvenuta il 22 febbraio 2010 ed attualmente è composto da:

1. Don Giacomo Panaro, direttore del Santuario;
2. Calogero Serravalle, presidente laico;
3. Salvatore Cumbo, cassiere;
4. Luigi Messina, segretario;
5. Carmelo Augello, vice-presidente;
6. Michele Aicolino;
7. Santino D'alessandro;
8. Giovanni Terranova.

La consulta ha sede in Naro nella piazza Roma, 2, nei locali dell'Opera Don Guanella e si riunisce ogni ultimo lunedì del mese per la formazione religiosa. Nell'imminenza delle festività legate al Santo le riunioni sono più frequenti e si discutono i problemi organizzativi del gruppo e della festa. Speciali riunioni sono indette di concerto dai due presidenti della consulta.
Chiunque, giovane o sposato, di buona volontà e animato da spirito di sacrificio e di integra moralità può chiedere di entrare a far parte della consulta.

Benvenuti

Un saluto da parte del comitato Amici di San Calò di Naro a tutti i fedeli del Santo Nero.

Abbiamo deciso di fondare questo blog per tenervi aggiornati su tutti gli eventi e le manifestazioni che il Comitato insieme ai Padri Guanelliani, custodi del Santuario, organizzeranno a partire da adesso.
Ci proponiamo con questo nuovo mezzo di comunicare più efficacemente con Voi tutti fedeli sparsi per la Sicilia e per il mondo e speriamo che possiate seguirci con il solito affetto che da sempre dimostrate verso San Calogero e verso noi del comitato che ci sforziamo di onorare al meglio il nostro Santo protettore.
Inoltre attraverso questo strumento potrete interagire con noi del comitato lasciando tramite dei commenti le vostre impressioni e i vostri suggerimenti.

Vi salutiamo con il grido che ci contraddistingue: W Diu e San Calò!!!